IL LASER 2RT: UN NUOVO TRATTAMENTO PER LA MACULOPATIA ATROFICA?

LASER 2RT)Tra le novità terapeutiche in arrivo per i pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età (AMD) di tipo atrofico – o più semplicemente maculopatia atrofica – è stato recentemente introdotto il trattamento “sub-threshold” con laser 2RT.

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2RT” sta per “Retinal Rejuvenation Therapy”, ossia “terapia di ringiovanimento della retina”. I risultati dei primi studi clinici hanno dimostrato che il trattamento della retina con questo nuovo laser innesca dei meccanismi biologici di riparazione tissutale mediati da metalloproteasi in grado di ripristinare le funzionalità retiniche rallentate o compromesse a causa dell’invecchiamento. Il trattamento è indirizzato ai pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età di tipo atrofico in fase iniziale o intermedia e mira a bloccare o ritardare quanto più possibile l’avanzamento di questa patologia verso i suoi stadi terminali di atrofia geografica o neovascolarizzazione coroideale.

Già in passato si era visto che nei pazienti affetti da maculopatia atrofica il trattamento del tessuto retinico con fotocoagulazione laser poteva indurre una riduzione delle drusen e un rallentamento nella progressione della patologia; tuttavia con i laser tradizionali, che utilizzano radiazioni con energie elevate, l’azione terapeutica era spesso accompagnata da effetti collaterali indesiderati.

Il laser 2RT si distingue dagli altri tipi di laser utilizzati in oftalmologia per la sua capacità di generare un impulso “sub-threshold”, quindi non lesivo, grazie alla durata estremamente breve dell’emissione dell’impulso stesso, che è dell’ordine dei nanosecondi, ovvero miliardesimi di secondo. L’impulso laser così prodotto può essere applicato al tessuto retinico in modo sicuro, raggiungendo risultati terapeutici superiori rispetto ai laser tradizionali e in assenza di effetti secondari, garantendo così la preservazione delle strutture retiniche trattate in assenza di danni di natura termocoagulativa.

Il laser 2RT viene applicato sull’epitelio pigmentato retinico (RPE) in modo selettivo, solo su alcune cellule. La radiazione, assorbita esclusivamente dai melanosomi, produce un danno intracellulare che rimane confinato alle sole cellule bersaglio, che vanno incontro a morte cellulare. Lo spazio lasciato vuoto da queste cellule viene riempito dalle cellule adiacenti, indotte a migrare e proliferare grazie a un processo di “signaling” extracellulare conseguente al danno tissutale. Il processo di divisione e crescita cellulare indotto dal trattamento laser sembra portare a un assottigliamento della membrana di Bruch e a un miglioramento della conduttività idraulica, con il ripristino della capacità di trasporto dei fluidi. Alla fine di questo processo, l’epitelio pigmentato retinico appare “ringiovanito” in assenza di danni ai fotorecettori o alla coroide.

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In definitiva, il trattamento con il laser 2RT mantiene l’effetto terapeutico dei laser convenzionali eliminando, però, il danno tissutale di natura termica a essi associato. Questa nuova metodica sembra essere in grado di stimolare nell’occhio una risposta di guarigione biologica naturale che porta a un processo di rinnovamento tissutale capace di preservare o migliorare la funzione visiva, riducendo la progressione della patologia verso la sua fase avanzata. Le complicanze e gli effetti indesiderati del laser 2RT sono estremamente rari e, qualora dovessero verificarsi, perlopiù trattabili.

Il trattamento con il laser 2RT è eseguito in modalità ambulatoriale e ha una durata di circa 10 minuti. La pupilla dell’occhio da trattare viene dilatata con un collirio midriatico e in seguito viene applicato un anestetico topico per ridurre la sensibilità della superficie oculare. Al momento di eseguire la procedura, l’oculista appoggia sull’occhio una lente a contatto che consente di focalizzare la luce laser sull’area retinica da trattare con estrema precisione. La procedura è assolutamente indolore e l’unico disagio può derivare dall’abbagliamento da parte della radiazione laser.

A ogni trattamento con il laser 2RT devono seguire visite di controllo periodiche ogni 3-6 mesi, in base alle indicazioni del proprio oculista. Se necessario, la procedura può essere ripetuta nel tempo.

L’assenza di effetti collaterali e i dati emergenti e coincidenti in diversi gruppi di ricerca incoraggiano l’introduzione di questa tecnologia che si auspica possa essere validata nel corso degli anni e rappresentare così una terapia veramente efficace per la cura di questa grave e invalidante patologia oculare.

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