Consulente oculista: Prof. Dr. med. Andrea Cusumano di Rome Vision Clinic

L’iLasik è una nuova tecnica chirurgica che permette di rimodellare la cornea con un laser a eccimeri per eliminare definitivamente i difetti refrattivi quali la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia con l’introduzione di un’innovazione tecnologica.

La tecnica “classica” utilizzata per il rimodellamento della cornea, la PRK (Photorefractive Keratectomy), prevede l’applicazione del laser a eccimeri sulla superficie corneale dopo averne rimosso lo strato di rivestimento epiteliale.

L’iLasik prevede invece l’applicazione del laser a eccimeri sullo strato stromale più interno della cornea dopo aver temporaneamente “tiltato” dalla sua sede la parte più superficiale. Ciò viene realizzato praticando sulla cornea un’incisione circolare incompleta che crea un lembo denominato “flap” corneale, che può essere sollevato e in seguito riposizionato nella sua sede originale.Per creare il flap corneale si è utilizzato per molti anni uno strumento meccanico denominato microcheratomo; oggi invece si utilizza un laser a femtosecondi (ricordiamo che un femtosecondo è pari a un milionesimo di miliardesimo di secondo) che permette di realizzare un flap corneale più sicuro che al termine della procedura può essere riposizionato in modo più preciso e sicuro nel tempo.

Prima di sottoporre un paziente all’iLasik, è necessario eseguire una serie di esami strumentali finalizzati a determinare le specifiche caratteristiche anatomiche e le proprietà refrattive dell’occhio da operare, definendo così per ogni singolo paziente una sorta di “impronta digitale” indispensabile per guidare il laser a eccimeri in modo assolutamente preciso, sulla base dei parametri di riferimento acquisiti.

Gli esami necessari per effettuare la procedura sono molteplici, tra questi la topografia corneale, l’interferometria (la misurazione della lunghezza del bulbo oculare), la pachimetria (ottica e ultrasonica), la pupillometria (statica e dinamica) e un’analisi “tomografica” dei diversi strati corneali.

Il giorno dell’intervento, dopo essere stato istruito sull’intera procedura, il paziente viene posizionato su lettino operatorio traslabile che ne permette lo spostamento dal laser a femtosecondi al laser a eccimeri senza la necessità di alzarsi. All’occhio del paziente è applicato un blefarostato che mantiene le palpebre ben aperte e successivamente viene instillato un collirio anestetico. Al paziente viene quindi chiesto di guardare una mira di fissazione per l’intera durata dell’intervento e all’occhio viene applicato un sistema di accoppiamento che evita qualsiasi movimento incontrollato, permettendo così di avere un perfetto centramento del laser durante tutta la procedura.

Nella prima fase viene utilizzato il laser a femtosecondi per la creazione del flap corneale. La messa a fuoco è regolata a pochi micron di profondità dalla superficie della cornea, tra le lamelle dello stroma corneale, e il laser determina meccanicamente la separazione del lembo corneale mediante l’induzione di microbolle; al termine ne risulta un’incisione circolare incompleta che permette al flap corneale di essere sollevato delicatamente.

Il sollevamento del flap corneale espone lo strato stromale della cornea, sul quale viene quindi applicato il laser a eccimeri per il suo rimodellamento. Al termine della procedura il flap corneale viene accuratamente riposizionato con l’ausilio di una spatola, facendo corrispondere i lembi “a cerniera” creati dal laser a femtosecondi per riposizionare il flap esattamente nella sua posizione originaria.

La scelta del tipo di chirurgia refrattiva, iLasik o PRK, deve essere ponderata attentamente insieme al proprio oculista chirurgo, poiché essa dipende dalla valutazione di molteplici fattori, dal momento che le due tecniche, entrambe sicure ed efficaci, possono presentare specifici vantaggi a seconda dei casi. Sia l’iLasik che la PRK permettono di conseguire nei pazienti adeguatamente selezionati risultati prossimi al 100% rispetto agli obiettivi prefissati e sono caratterizzate da un elevatissimo livello di sicurezza, ineguagliabile nel campo della chirurgia oculare.

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